Quello che succede con i "volontari" dell'EXPO, in fase di reclutamento a gratis, aveva una declinazione anche nelle scuole, a Brescia. Riportiamo un articolo di dicembre 2013
Da Il Manifesto di 27/12/2013
Hanno pagato migliaia di euro per ottenere un master e una specializzazione «L2» nell’insegnamento della lingua italiana agli studenti non madrelingua, i figli degli stranieri immigrati, una presenza massiccia e riconosciuta tra i banchi della scuola italiana. Molti di loro si sono anche abilitati nelle scuole per l’insegnamento, le Ssiss chiuse dall’ex ministro dell’Istruzione Gelmini, e oggi non hanno speranza di ottenere un ruolo. Altri avranno anche partecipato ai «Tfa» e sono stati truffati dallo Stato che non gli ha riconosciuto un posto in graduatoria, mettendoli contro un’altra categoria del precariato scolastico: i Percorsi formativi abilitanti («Pas»), cioè coloro che hanno insegnato per almeno tre anni nelle scuole statali, paritarie o nei centri di formazione professionale.
Plurititolati, espertissimi nell’inserimento linguistico, una spiccata sensibilità nei rapporti umani, ma invisibili. Quanto basta per essere esclusi da un progetto dell’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Brescia che intende creare un albo «ad hoc» per ex insegnanti (aperto anche a musicisti e a ingegneri) disponibili a lavorare gratuitamente per l’alfabetizzazione dei bambini stranieri che nella città lombarda raggiungono il 25% degli iscritti nelle scuole statali elementari e media. Il progetto sarebbe stato ideato da una serie di scuole e chiede ai pensionati di inviare il loro curriculum al comune. I loro nomi verranno comunicati agli istituti che conferiranno l’incarico sotto la supervisione dei docenti e dei presidi. Sempre a titolo gratuito. La presenza di ex musicisti o ex ingegneri si spiega perché forte è la richiesta di insegnanti in matematica, in attività musicali o «creative».
domenica 13 luglio 2014
martedì 8 luglio 2014
Pillole da Italiani+
SERVIZIO CIVILE: "A OTTOBRE NUOVO BANDO APERTO ANCHE AGLI STRANIERI"
Il sottosegretario al lavoro spiega la riforma in arrivo. Si parte con 37 mila posti, che diventeranno 100 mila in un triennio. Un nuovo bando per Servizio Civile da 37 mila posti, pronto per ottobre e aperto finalmente anche ai ragazzi non italiani, senza che a ordinarlo sia un giudice Per far partire il nuovo Servizio Civile sarebbero già a disposizione circa 125 milioni di euro del Fondo nazionale del servizio civile , ai quali se ne aggiungeranno 55 provenienti dai progetti regionali del piano Garanzia-giovani. “L’obiettivo – scrive il Messaggero - è ambizioso: coinvolgere nel giro di un triennio 100 mila giovani”.Link a Italiani+
GERMANIA. OK A DOPPIA CITTADINANZA PER I FIGLI DI IMMIGRATI
L’EMIGRAZIONE CAMBIA VERSO ...
Cosa succede quando cittadini dei "Paesi sviluppati", decidono di partire e trasferirsi in Paesi che, spesso molti vedono come "meno sviluppati" o del “terzo mondo”? La crisi degli ultimi anni ha portato sicuramente a guardare verso nuovi orizzonti. Anche se può sembrare strano questi orizzonti si muovono anche verso alcuni Paesi dell'Africa, che fino a qualche anno fa erano considerati Paesi da soccorrere, ai quali rivolgere l’aiuto ma mai Paesi dove potersi trasferire per poter far una vita, forse, migliore. Link a Italiani+
L'invasione degli alien-ati
Sì, alienati della loro terra, della loro storia, e non per motivi turistici. E noi ?
Giorgio Salvetti - Il Manifesto, 7/7/2014
Almeno su una cosa l’Europa è unità. Nessuno vuole farsi carico delle migliaia di disperati che ogni giorno attraversano il Canale di Sicilia. Neppure quando muoiono a centinaia. Ci si chiede come è stato possibile lo schiavismo, tra qualche decennio ci si chiederà come è stato possibile questa strage infinita ancora una volta ad opera dell’Occidente.
Oggi a Milano si terrà il vertice europeo dei ministri dell’interno di tutti i paesi Ue, il primo evento che l’Italia ospiterà nel corso del tanto sbandierato semestre di presidenza. La città lanciata nell’affanosa rincorsa a Expo si rifa di nuovo il trucco: sventolano bandiere dei vari stati, si appendono manifesti e si estendono i controlli di sicurezza. Ma basta fare un giro in Stazione Centrale per capire che la realtà è molto lontana dagli sfarzi degli eventi legati a questi summit. Milano da giorni non sa come gestire l’arrivo massiccio di stranieri. Sono uomini, donne e bambini sbarcati nel sud dopo essere stati soccorsi nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. Sono stati lasciati a loro destino e sono venuti a Milano nel tentativo di andarsene dall’Italia.
Nell’ultimo fine settimana hanno attraversato il mare altri 2.600 migranti. Non passa ora senza che venga avvistato un nuovo barcone. A centiania ieri sono sbarcati anche nel porto di Lampedusa dove il centro di accoglienza non è più agibile ma è stato riaperto nell’attesa che i nuovi arrivati venissero trasbordati in Sicilia.
Giorgio Salvetti - Il Manifesto, 7/7/2014
Almeno su una cosa l’Europa è unità. Nessuno vuole farsi carico delle migliaia di disperati che ogni giorno attraversano il Canale di Sicilia. Neppure quando muoiono a centinaia. Ci si chiede come è stato possibile lo schiavismo, tra qualche decennio ci si chiederà come è stato possibile questa strage infinita ancora una volta ad opera dell’Occidente.
Oggi a Milano si terrà il vertice europeo dei ministri dell’interno di tutti i paesi Ue, il primo evento che l’Italia ospiterà nel corso del tanto sbandierato semestre di presidenza. La città lanciata nell’affanosa rincorsa a Expo si rifa di nuovo il trucco: sventolano bandiere dei vari stati, si appendono manifesti e si estendono i controlli di sicurezza. Ma basta fare un giro in Stazione Centrale per capire che la realtà è molto lontana dagli sfarzi degli eventi legati a questi summit. Milano da giorni non sa come gestire l’arrivo massiccio di stranieri. Sono uomini, donne e bambini sbarcati nel sud dopo essere stati soccorsi nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. Sono stati lasciati a loro destino e sono venuti a Milano nel tentativo di andarsene dall’Italia.
Nell’ultimo fine settimana hanno attraversato il mare altri 2.600 migranti. Non passa ora senza che venga avvistato un nuovo barcone. A centiania ieri sono sbarcati anche nel porto di Lampedusa dove il centro di accoglienza non è più agibile ma è stato riaperto nell’attesa che i nuovi arrivati venissero trasbordati in Sicilia.
giovedì 3 luglio 2014
Sfilata di moda etica, in foto
Ringraziamo Carpe Diem per il servizio fotografico prodotto durante la sfilata del 17/5/2014.
Ecco il link ad alcune loro foto.
15/7/2014, cena con Coloresperanza
ColorEsperanza organizzauna cena a base di cibo tipico dominicano, per le 19.30 di martedì 15 luglio presso la Baita degli Alpini del Parco Lungo Naviglio di Cernusco sul Naviglio. Per sostenere i progetti dell’associazione sull’isola caraibica e per salutare Gladis, Roberto e Darien in partenza per una lunga esperienza in terra dominicana e i ragazzi che faranno il viaggio estivo 2014, abbiamo deciso di organizzare un momento conviviale per farvi assaggiare i gusti tipici di quelle terre.
Il menù prevede:
antipasti di arepita di mais e guacamole
piatto forte la “bandera dominicana”: moro (riso) con fagioli, pollo al forno, platano fritto, insalata
Anguria, come frutta, più piña colada e caffè.
Da bere, acqua, bibite e birra.
antipasti di arepita di mais e guacamole
piatto forte la “bandera dominicana”: moro (riso) con fagioli, pollo al forno, platano fritto, insalata
Anguria, come frutta, più piña colada e caffè.
Da bere, acqua, bibite e birra.
Proprio in questi giorni è arrivata la felice notizia che nel carcere di Salcedo è termina la produzione dei primi 27 banchi destinati alla scuola di Monte Llano.
9a FESTA PER LA RIVOLUZIONE IN BICICLETTA
Operazione Cachoeira de Pedras presenta
3/6 luglio 2014 - Cernusco sul Naviglio
Centro sportivo comunale - Area Canoa - Via Buonarroti
giovedì 3 luglio
ore 18.30 Apertura festa
ore 20.45 IL RESTO DEL GRUPPO Musica Improvvisata e Orchestra Jazz
ore 22.00 PEREGRINES Rock Folk Bluegrass
venerdì 4 luglio
ore 20.00 EDWIN ONE MAN BAND Folk Blues Country Rock Outlaw
ore 22.00 OCCHIO AL MUNDIAL
sabato 5 luglio
ore 20.00 THE ROOSEVELT BRASIL PROJECT Bossanova Samba Fusion
ore 22.00 OCCHIO AL MUNDIAL
domenica 6 luglio
ore 16/19 LUDOBUS a cura dell'Associazione il Tarlo
ludoteca di giochi non tecnologici e della tradizione popolare
ore 18.30 incontro/dibattito
BRASILE 1964-2014: UNA STORIA MONDIALE
In collaborazione con ANPI sezione “Riboldi-Mattavelli” Cernusco s/N
Interventi di Paquale Coccia, Ivan Grozny e Lavinia Clara Del Roio
ore 21.00 I LAVORANTI Acoustic Sound
Epidemie e povertà
Partono da paesi in guerra, da paesi mutilati dall'ingordigia delle multinazionali, da paesi ricchi di materie prime ma con una povertà che riguarda oltre il 50% delle popolazioni.
Pagano almeno 1500 dollari per poter attraversare deserti, montagne, fiumi, accompagnati da predoni che spesso usano violenza sulle donne, come parte del prezzo da pagare. Durante il viaggio vengono derubati e picchiati da bande in attesa degli sventurati.
Pagano 7000 dollari per il passaporto e in Libia aspettano di imbarcarsi, pagando altri 1500 dollari. Sui barconi la violenza degli scafisti, si abbatte su chi protesta, e ancora sulle donne, con stupri di gruppo. Dopo settimane di affanni e centinaia di kilometri percorsi in condizioni disumane, arrivano sfiniti sulle coste italiane, rifiutati dall'opinione pubblica europea.
Allo sbarco vengono prese le impronte. La tendenza delle forze dell'ordine, quella di chiudere un occhio sulle procedure di identificazione è lasciarli passare dall’Italia verso altri paesi dell’Unione europea, senza troppo clamore.
In questi giorni, viene agitata la paura di epidemie in arrivo con gli sbarchi. Il neosindaco di Casal di Principe Renato Natale, medico e volontario della Caritas di Castel Volturno, smentisce: «Abbiamo avuto altre ondate di migranti e non mi sembra che oggi la situazione sia più grave. Si tratta di patologie tipiche della povertà ma non si diffondono come la peste: per contrarle bisogna essere deboli oppure avere il sistema immunitario depresso, ad esempio per l’Hiv. Piuttosto, malattie come la tubercolosi da dieci, quindici anni si stanno diffondendo in occidente anche a causa del peggioramento delle condizioni di vita».
La vera epidemia è la povertà crescente.
Pagano almeno 1500 dollari per poter attraversare deserti, montagne, fiumi, accompagnati da predoni che spesso usano violenza sulle donne, come parte del prezzo da pagare. Durante il viaggio vengono derubati e picchiati da bande in attesa degli sventurati.
Pagano 7000 dollari per il passaporto e in Libia aspettano di imbarcarsi, pagando altri 1500 dollari. Sui barconi la violenza degli scafisti, si abbatte su chi protesta, e ancora sulle donne, con stupri di gruppo. Dopo settimane di affanni e centinaia di kilometri percorsi in condizioni disumane, arrivano sfiniti sulle coste italiane, rifiutati dall'opinione pubblica europea.
Allo sbarco vengono prese le impronte. La tendenza delle forze dell'ordine, quella di chiudere un occhio sulle procedure di identificazione è lasciarli passare dall’Italia verso altri paesi dell’Unione europea, senza troppo clamore.
In questi giorni, viene agitata la paura di epidemie in arrivo con gli sbarchi. Il neosindaco di Casal di Principe Renato Natale, medico e volontario della Caritas di Castel Volturno, smentisce: «Abbiamo avuto altre ondate di migranti e non mi sembra che oggi la situazione sia più grave. Si tratta di patologie tipiche della povertà ma non si diffondono come la peste: per contrarle bisogna essere deboli oppure avere il sistema immunitario depresso, ad esempio per l’Hiv. Piuttosto, malattie come la tubercolosi da dieci, quindici anni si stanno diffondendo in occidente anche a causa del peggioramento delle condizioni di vita».
La vera epidemia è la povertà crescente.
martedì 1 luglio 2014
400 morti in mare nel 2014, anche l’indifferenza uccide
Annamaria Rivera, IL MANIFESTO, 30.6.2014
L’effimero e ipocrita «mai più» dopo l’ecatombe di Lampedusa del 3 ottobre 2013 si è scolorato ormai fino a cancellarsi. Al punto che nel giorno dell’ennesima strage — 30 morti asfissiati — nel Canale di Sicilia, con involontario senso dell’umorismo nero il «nostro» Renzi c’invita all’euforia: anche noi dovremmo provare un brivido di piacere per essere chiamati (noi?) a realizzare il sogno degli Stati Uniti d’Europa.
Non commuove più, neanche per un giorno, la teoria quasi quotidiana dei cadaveri restituiti dal Mediterraneo o persi nei suoi abissi. Oppure, come quest’ultima volta, intrappolati in imbarcazioni troppo anguste per contenere tutta l’ansia di salvezza di esseri umani travolti dal disordine mondiale, spesso provocato o favorito dalle grandi potenze. Quel disordine ha costretto ben 51 milioni di persone (un dato della fine del 2013) a fuggire da conflitti armati o altre gravi crisi, come ha ricordato l’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite. Questa cifra, la più alta dalla fine della Seconda guerra mondiale, è costituita per la metà da bambini.
Immigrazione . I rifugiati sono 51 milioni (dati Onu). La metà sono bambini
L’effimero e ipocrita «mai più» dopo l’ecatombe di Lampedusa del 3 ottobre 2013 si è scolorato ormai fino a cancellarsi. Al punto che nel giorno dell’ennesima strage — 30 morti asfissiati — nel Canale di Sicilia, con involontario senso dell’umorismo nero il «nostro» Renzi c’invita all’euforia: anche noi dovremmo provare un brivido di piacere per essere chiamati (noi?) a realizzare il sogno degli Stati Uniti d’Europa.
Non commuove più, neanche per un giorno, la teoria quasi quotidiana dei cadaveri restituiti dal Mediterraneo o persi nei suoi abissi. Oppure, come quest’ultima volta, intrappolati in imbarcazioni troppo anguste per contenere tutta l’ansia di salvezza di esseri umani travolti dal disordine mondiale, spesso provocato o favorito dalle grandi potenze. Quel disordine ha costretto ben 51 milioni di persone (un dato della fine del 2013) a fuggire da conflitti armati o altre gravi crisi, come ha ricordato l’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite. Questa cifra, la più alta dalla fine della Seconda guerra mondiale, è costituita per la metà da bambini.
Francia, dal mito operaio al razzismo
Parigi. Dopo il linciaggio del ragazzo rom, intervista allo scrittore Edouard Louis. «Nella Francia profonda degli uomini duri che passano dalla fabbrica alle sbronze, l’esclusione sociale produce odio, omofobia e razzismo. La rivoluzione conservatrice ha spazzato via ogni traccia della sinistra»
Guido Caldiron, il manifesto • 22/06/2014 •
Benvenuti nella Francia profonda, quella che disprezza gli arabi, i rom, i gay e gli ebrei. E magari vota per il Front National di Marine Le Pen, anche se per generazioni, e tradizione, ha dato il proprio consenso alla sinistra quando non ai comunisti. Con Il caso Eddy Bellegueule (Bompiani, pp. 179, euro 16), evento della scorsa stagione letteraria d’oltralpe, con più di 200 mila copie vendute, appena pubblicato nel nostro paese, Edouard Louis descrive l’orrore ordinario di un paesino del Nord – la regione è quella della Piccardia – dove tra fabbriche in crisi, abbandono scolastico, disoccupazione e alcolismo talmente diffuso da entrare nelle statistiche locali, si compie la vicenda di un ragazzino da tutti additato come omosessuale e per questo oggetto di continue offese e prevaricazioni, fino ad atti di violenza esplicita.
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