venerdì 19 settembre 2014

"Puliamo il mondo"

Una iniziativa global ma per certi versi no-global ... Al centro infatti il recupero del rapporto consapevole con il territorio e la necessaria tutela del verde, come beni comuni preziosi. Beni che dovrebbe vedere ognuno, ogni cittadino del mondo, prendersi cura soprattutto perché è un bene pubblico e globale. Contro i danni dell'inquinamento dovuto al mancato rispetto delle regole di convivenza e di salvaguardia degli spazi pubblici. Ecco lo spirito dell'iniziativa "puliamo il mondo" di Legambiente che a Cernusco sul Naviglio si svolgerà il 27/9 con ritrovo alle ore 8.30 al campo di rugby per pulire il Naviglio.
"Puliamo il Mondo è l'edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo.Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre 1000 gruppi di "volontari dell'ambiente", che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, aziende, comitati e amministrazioni cittadine.

giovedì 11 settembre 2014

Alunni stranieri

Nasce un nuovo organismo al ministero dell’Istruzione, avrà poteri consultivi e propositivi. “Individuare soluzioni per un effettivo adeguamento delle politiche di integrazione scolastiche alle reali esigenze di una società sempre più multiculturale e in costante trasformazione”. Questo lo scopo
dell’ "Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura" istituito oggi 9/9/2014 con un decreto dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. L’Osservatorio, spiega una nota del Miur, “dovrà, in particolare, promuovere e “suggerire” politiche scolastiche per l’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana e verificarne la loro attuazione (anche tramite monitoraggi), incoraggiare accordi interistituzionali e favorire la sperimentazione e l’innovazione metodologica didattica e disciplinare”. Dovrà inoltre "esprimere pareri e formulare proposte su iniziative normative e amministrative” di competenza del ministero.

Un'opinione sul multiculturalismo, per discuterne

La debolezza delle regole di Ernesto Galli Della Loggia - da Il Corriere

Con la presenza nelle proprie file di un numero rilevante di persone provenienti da Europa e Usa la sfida che il cosiddetto Stato Islamico e il terrorismo jihadista lanciano all’Occidente non è più solo, e tanto, una sfida di carattere militare. È una sfida diretta a quello che forse è stato negli ultimi decenni il principale luogo comune culturale che ha dominato le élite e quindi le opinioni pubbliche di questa parte del mondo.
È una sfida al multiculturalismo. All’idea cioè che debbano (e quindi possano) esistere società con una molteplicità di culture anche diversissime: basta che vi siano regole capaci di assicurarne la pacifica convivenza. Dando così per scontati due assunti che invece non lo sono per nulla: a) che le regole (per esempio la parità dei sessi o l’habeas corpus ) siano in qualche modo neutrali, universalmente accettate e accettabili, e non siano invece, come sono, il prodotto di valori storici propri di certe culture ma non di altre; e b) che le società siano tenute insieme principalmente dalle regole, dai codici e dalle Costituzioni, piuttosto che da legami identitari profondi, dalla condivisone innanzi tutto psicologica ed emotiva dei valori storici di cui sopra. Per capirci: se ogni cittadino di questa parte del mondo ha un soprassalto di repulsa nel vedere un crocifisso fatto a pezzi o una sinagoga data alle fiamme, non è perché ci sia una legge che vieti queste cose, ma per ragioni che con ciò non hanno nulla a che fare, e che semmai sono la premessa necessaria di una tale legge. Le regole, le leggi, funzionano, per l’appunto, solamente se premesse del genere esistono.