Quando l'antirazzismo non è una priorità etica, l'obiettivo politico alimenta il trasformismo, anche in quei movimenti che vorrebbero essere "puri" e vorrebbero rappresentare l'antipolitica, senza riuscirci, anzi peggio. Mutuando quel prezzo del sacrificio (delle idealità, dello spirito fondativo, etc) da spendere per ottenere agibilità e visibilità politica nei grandi palazzi.
"Ancora più sorprendente, il fatto che malgrado Nigel Farage in persona avesse smentito la cosa solo pochi giorni fa, intervistato da un quotidiano di Stoccolma, parlando di «incompatibilità con le loro posizioni estremiste», i 5 Stelle e l’Ukip abbiano finito per allearsi perfino con gli Sverigedemokraterna, i Democratici svedesi, sulla cui affiliazione alla destra neonazista aveva scritto ampiamente all’inizio del decennio perfino il giornalista e scrittore Stieg Larrson.
Nato da un gruppo denominato Bevare Sverige Svensk (Mantenere la Svezia svedese), difensore delle tesi della supremazia bianca e ombrello pubblico delle bande razziste, sotto la guida del giovane leader Jimmie Akesson il partito si è andato ridefinendo come una formazione anti-immigrati, rinunciando ai suoi aspetti ideologici più aggressivi, senza per questo cambiare del tutto pelle. Solo nel 2012, ad esempio, tre dei suoi deputati sono stati processati per aver aggredito per strada un popolare attore di origine straniera molto attivo nella denuncia del razzismo in Svezia."
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