I migranti sono entrati nella letteratura italiana, con la loro esperienza, la loro consapevolezza, i loro ritmi narrativi, formando una contaminazione linguistica e culturale con cui confrontarsi, da cui imparare a superare le barriere spesso frutto dell'orgoglio e della paura. Eppure la lingua acquisita si mischia con la lingua d'origine, così la patria d'origine e la patria di adozione, in una sovranazionalità che ci rende tutti come bio-cittadini del mondo.
Sabato alle ore 15 in Biblioteca vi aspettiamo
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